Focus pomacee: scottature, mobilità calcio, colorazione e qualità
24 Jun
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Nei mesi estivi le pomacee sono soggette a condizioni ambientali estreme, scottature e mobilità limitata del calcio sono alcune delle problematiche da affrontare. Talvolta un frutteto con un ottimo carico di frutti può faticare per portare a raccolta la produzione. Nella parte finale della stagione, invece, bisogna invece assicurare quei parametri qualitativi come colorazione e grado brix, che ci porteranno a fare la differenza nel mercato.
Nel caso di ondate di calore che si susseguano nei mesi di luglio e agosto, a causa della luminosità eccessiva e le temperature alte, le piante in situazione di emergenza riducono la traspirazione per risparmiare acqua, con due conseguenze, la riduzione dell’assorbimento e del trasporto degli elementi nutritivi nel flusso xilematico e un surriscaldamento generalizzato dei tessuti verdi, che normalmente regolano la temperatura della chioma.

La scottatura (solarizzazione) è uno stress abiotico legato al calore e alla luce che provoca l’ossidazione delle membrane e delle proteine che portano all’invecchiamento e alla morte cellulare. Phylgreen stimola e regola la produzione di Heat Shock Proteins (HSP) che mantengono la stabilità e la funzionalità delle proteine di membrana e cellulari sotto stress.
In questa situazione, oltre alla riduzione potenziale del calibro dei frutti e delle caratteristiche qualitative, l’eccesso di temperatura produce il fenomeno fisiologico della scottatura dei frutti più esposti (o anche esteso disseccamento delle foglie), con un conseguente calo produttivo.
Tradecorp dopo anni di prove sperimentali ed esperienze a pieno campo, mette a disposizione Phylgreen, con applicazioni preventive a 48-72 h dall’evento climatico, per preparare la pianta (Effetto Primactive) a superare le giornate più calde contenendo i danni.

La traslocazione del calcio
In condizioni climatiche normali, estive, il calore intenso e la riduzione della naturale traspirazione, possono compromettere, con una differente sensibilità varietale, l’assorbimento e la traslocazione del calcio (Ca), elemento di per sé poco mobile e molto spesso largamente presente nei suoli nelle forme meno disponibili per le piante.
Tradecorp per favorire la traslocazione verso i frutti, consiglia sempre di impiegare Vegenergy (o Delfan Plus IT), alla dose media di 1-1,5L /ha, in abbinamento alle varie soluzioni disponibili sul mercato per l’integrazione di calcio fogliare (Calitech, Phostrade Ca, Maxflow Ca e altri prodotti di uso comune). Un’applicazione mirata di Vegenergy, anche in seguito a periodi molto caldi, contribuisce a ripristinare il normale metabolismo della pianta, oltre ad agire come agente complessante naturale per il calcio e prevenire la butteratura amara dei frutti.

Nelle fasi finali dell’ingrossamento dei frutti, la soluzione ottimale per l’integrazione di calcio, consigliata da Tradecorp, è Phostrade Ca, che unisce al calcio il fosforo (P) bioattivo; il fosforo che si accumula sulla vegetazione e sul frutto, favorisce naturalmente una colorazione più omogenea.

Da inserire in alternanza alle applicazioni di calcio, è sempre consigliabile Final K, che nei trattamenti di fine giugno e luglio ( 2-3 interventi) favorisce anche la differenziazione delle gemme fiorali se unito ad una nutrizione bilanciata radicale e fogliare (anche sulle cv. di pero più soggette ad alternanza produttiva). Final K trova impiego anche nelle fasi di viraggio del colore dei frutti e in maturazione con almeno 2 applicazioni, alla dose media di 2,5 – 3 L /ha, quando contribuisce alla colorazione dei frutti, aumentando la produzione alla prima raccolta e, in generale, portando un aumento del grado zuccherino (brix°) senza compromettere la conservabilità dei frutti.

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